Il 17 ottobre del 2011 sarà per Lentini nei prossimi anni una giornata da ricordare, infatti come tutti sappiamo è stato tagliato il nastro inaugurale del nuovo nosocomio per la cui messa in opera ci sono voluti ben diciassette anni. Diciassette anni tutti da raccontare perché chi è stato amministratore o vicino agli ambienti che promulgarono l’opera lo scorso decennio, sanno bene con quale spirito si iniziò e con quanta fatica, anno dopo anno, si è arrivati a oggi. La storia è lunga e complessa e ha parecchi punti di vista e di riferimento.
Uno dei “ragazzi” di allora, per esempio, è l’onorevole Luigi Boggio che ci ha raccontato episodi belli e meno belli che ci sarebbe da scrivere un corposo volume. Ma oggi è festa, siamo giunti al dunque e per cui le passate vicissitudini sofferte da parte di tanti vanno riposte nel cassetto e gioire di questo fiore all’occhiello che l’Asp di Siracusa e la politica regionale, Raffaele Lombardo presidente, ci hanno consegnato, perché è sempre la volontà politica che alla fine risolve o seppellisce le cose. In questo caso l’Assessore alla sanità siciliana Russo ha detto che “siamo riusciti a ottenere questo risultato non senza fatica, superando ogni genere di ostacoli anche di natura legale visto il lungo contenzioso fra le ditte appaltatrici… siamo riusciti a non disperdere i 5milioni di euro stanziati che servivano per l’acquisto dei macchinari e delle attrezzature, fra cui le modernissime sale operatorie di cui l’ospedale è stato dotato; con forza e passione abbiamo sostenuto quest’opera e altre che saranno a breve inaugurate in Sicilia o già consegnate.” “Certo – ha continuato poi Lombardo – non è nella norma che una struttura venga consegnata dopo così tanto tempo, ma da quando sono presidente della regione ho fatto del mio meglio per giungere a questo risultato che ora è divenuto realtà.”
Il Sindaco Alfio Mangiameli ha ringraziato tutti coloro che lo hanno preceduto, e una lunga lista… “un grazie grande grande a Paolo Censabella, per il suo generoso impegno, per la collaborazione che mi ha dato in questi anni…”.
Festa quindi, anche se le polemiche sulle medaglie da mettere al petto non sono mancate nei mormorii di corridoio; qualche mugugno anche per la mancata partecipazione popolare che, per motivi di sicurezza, è stata limitata a un migliaio circa di persone, enti e associazioni. Fra i presenti anche S.E. il Vescovo di Siracusa, Mons. Pappalardo, il prefetto Carmela Floreno Vacirca, il presidente della provincia Bono, ovviamente il dirigente dell’Asp di Siracusa, Franco Maniscalco, padrone di casa, tante autorità militari a livello di vertice e tanti consiglieri provinciali e comunali, i sindaci di Carlentini, Scordia, Francofonte e tantissimi altri la cui lista davvero lunga non è possibile pubblicare.
Giuseppe Parisi